Sono pochissime le cose di cui sono veramente certo. Il resto è una continua ricerca.
E se ce una cosa di cui sono veramente sicuro è che non avrò mai finito di imparare e di crescere.
Sto percorrendo la mia strada, ogni passo avanti mi cambia e quando guardo indietro mi capita spesso di vedere cose che non condivido più.
Ma ne ho rispetto, perchè il non vivere quella situazione non mi avrebbe fatto muovere.
Vado avanti, tengo ciò che è utile e lascio l'illusione, l'esperienza è liberarsi dal peso del superfluo.
Tutto è importante, anche quello che non funziona, per il semplice motivo che vivere una situazione che non porta risultati, mi serve a capire che quel modo non funziona, e quindi posso liberarmene, evitando di rimanere nel dubbio.
Vivo il mio momento di adesso e tutto questo è perfetto, e io tra alti e bassi sono pieno di entusiasmo, perchè crescere è tutto ciò che voglio.
Non ho assolutamente la presunzione di pensare di essere arrivato, ne la presunzione di sentirmi migliore e imporre o insegnare agli altri la mia esperienza.
Semplicemente amo esprimermi, il che significa che amo raccontare la mia esperienza.
Amo fotografare la mia strada quando mi riesce. Io non sono la fotografia, ma la parte che va avanti.
Detesto a pelle l'atteggiamento presuntuoso di chi mi ingabbia nell'espressione, mi giudica e mi cataloga come questa.
Detesto l'atteggiamento ridicolo di chi mi parla con superiorità, credendosi migliore perchè pensa di essere o è più avanti di me. Non lo accetterò mai.
Non accettare non significa odiare e intraprendere battaglie per avere la meglio sugli altri, ma significa semplicemente non chiudere gli occhi per vedere solo con quelli degli altri e quindi non lasciarsi condizionare.
Sono consapevole del fatto che io abbia molto da imparare e questo non mi dispiace affatto, anzi mi rende felice, perchè significa che ho molto da vivere.
Mi piace pensare che non esiste un punto di arrivo, perchè se questo esistesse, sarebbe finita la vita.
Sono consapevole del fatto che ci sono persone di gran lunga più avanti di me e che quindi sono passate per il punto in cui io mi trovo adesso.
Questo non mi dispiace affatto, ne provo invidia, anzi è bello perchè volendo potrei trovare qualcosa di utile in ciò che onestamente esprimono.
La guida è sempre preziosa.
Ma respingo con vigore bestiale chi si crede superiore per essere più avanti e magari si intromette con la presunzione di impormi la sua esperienza e peggio ancora il suo modo di vedere le cose.
Io non ho nessuna intenzione di percorrere la mia strada a tratti.
Voglio coltivare i miei dubbi, voglio scoprire e voglio anche sbagliare.
Se qualcuno mi spostasse senza che io abbia vissuto quel tratto di strada, non saprei come sono arrivato lì ne dove mi trovo. Rimarrei legato a quello che stavo vivendo prima di essere portato via e non mi muoverei più. A quel punto avrei bisogno di basarmi sulle dritte di chi mi ha portato lì e diventeri il suo burattino.
Così andrà via l'entusiasmo e morirà la vita.
Questa cosa mi è successa e ne ho visto chiaramente i NON FRUTTI che portava.
E' finita.
La vera guida non porta a smettere di camminare, ma ti accompagna e in
questo modo il tragitto è più veloce, ma chi cammina e chi sostiene il
peso del tuo corpo sei sempre tu.
Niente è più dato per scontato, riparto da quello che sento veramente essermi chiaro e di cui riesco a farmi carico. Aggiungerò peso man mano che crescerò e sarò in grado di portarlo.
Sono il padrone di casa e non voglio fili nei miei spazi intimi.
02-2013